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19 Gennaio 2023 - 21:31Sono state ritenute insufficienti dai sindacati le proposte di modifica del decreto sulla trasparenza dei carburanti del ministro delle Imprese e Made in Italy, Adolfo Urso. Fumata nera dopo il terzo incontro tra governo e associazioni che hanno confermato così la decisione di chiudere i distributori per due giorni di sciopero.
Sciopero dei benzinai dalle 19 del 24 gennaio alle 19 del 26 gennaio
La benzina sarà off limits per gli automobilisti dalle 19 del 24 gennaio e fino alla stessa ora del 26 gennaio per complessive 48 ore di sciopero (inizialmente ne erano previste 60). Non ci sarà la possibilità di approvvigionarsi neanche in modalità self service. Nel ribadire la serrata è stato precisato che resteranno aperte alcune stazioni di servizio, scelte su base provinciale, in modo da poter garantire i sevizi minimi.
Il dialogo resta aperto, con il tavolo di confronto sulla riorganizzazione del settore che è divenuto permanente, ma le sigle Faib, Fegica e Figisc/Anisa parlano di assenza di “passi in avanti” nella mediazione e di “governo con le mani legate” sul dossier carburanti. “La nostra resta una categoria da mettere sotto osservazione con un cartello, come nel Medioevo”. Dopo Capodanno si è registrata una nuova impennata dei prezzi della benzina che costa intorno ai 2 euro in città e 2,50 euro sulle autostrade.
Nessuna intesa dopo le proposte di modifica del Governo
Tra le proposte di modifica presentate dal Governo attraverso il Ministro Adolfo Urso c’è il prezzo medio regionale da esporre su un cartello da aggiornare con cadenza settimanale e multe per le violazioni ridotte dal massimo di 6mila euro fissato nel testo ad 800 euro. Prevista anche la creazione di una App del Mimit dove poter consultare il prezzo medio e quello praticato dai distributori all’interno di un perimetro selezionato.
“Una penalizzazione per un cartello inutile, siamo una categoria che basa il proprio lavoro sulla trasparenza e ora il decreto genera ulteriore confusione. Le nostre stazioni non sono delle frutterie” – ha spiegato Giuseppe Sperduto della Faib. Sulla stessa lunghezza d’onda Fegica, Figisc-Anisa che dopo l’incontro hanno confermato lo sciopero dei benzinai per il 25 e 26 gennaio.