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Davide Ferriero, mamma Giusy: ‘É un corpo immobile’, lo sfogo, la speranza e l’inno del Bologna

Ogni mattina si recano in ospedale per fargli ascoltare l’inno del suo Bologna nella speranza di vedere una reazione a distanza di quasi due mesi dal pestaggio che l’ha ridotto in fin di vita.

Davide Ferriero in coma da due mesi, i genitori gli fanno ascoltare ogni mattina l’inno del Bologna

Davide Ferriero è in coma da quella terribile serata del 12 agosto quando fu aggredito a Crotone, dove si trovava in vacanza, da Niccolò Passalacqua che l’aveva scambiato per la persona che aveva inviato un messaggio ad una minore. Il vero obiettivo del raid punitivo era un 31enne che l’adolescente non aveva mai visto.

“Ogni mattina vado a trovare il mio Davide e vedo solo un corpo immobile. Me l’hanno ridotto così senza un perché” – racconta Giusy Orlando, la mamma del 20enne che versa in stato vegetativo. “Ogni mattina apro la sua stanza e quel vuoto, mi uccide. Per quello che ha fatto Passalacqua deve marcire in carcere” – ha affermato chiedendo provvedimenti esemplari anche per le altre persone coinvolte nella vicenda.

‘Passalacqua deve marcire in carcere, ogni mattina apro la sua stanza e quel vuoto mi uccide’

La mamma di Davide Ferriero non riesce a comprendere come ci si possa avventare su uno sconosciuto senza neanche scambiare una parola. “Mio figlio è stato aggredito senza ragione da una persona che non ha neppure voluto parlargli o guardarlo in faccia. Parlandogli avrebbe capito subito che mio figlio ha 20 anni e che era spaventato a morte dalla situazione”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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