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Un’insegnante 38enne di una scuola media di Arpaia, in provincia di Benevento, è stata arrestata con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di un alunno di 12 anni. La misura di custodia cautelare ai domiciliari – firmata dal Gip Pietro Vinetti su richiesta del sostituto procuratore Assunta Tillo – è scattata in seguito ad un’inchiesta aperta lo scorso marzo dopo la denuncia dei genitori del ragazzino.
La prof 38enne era stata sospesa dopo la denuncia dei genitori
Il giovane alunno aveva raccontato delle particolari attenzioni della professoressa che secondo gli inquirenti avrebbe approfittato della contiguità fisica e dello stato di soggezione del ragazzino con un’opera di sottile persuasione attraverso un rapporto di predilezione ed un’intensa attività telematica mediante comunicazione via WhatsApp di messaggi, audio e video. Secondo l’accusa la donna avrebbe “costretto il minore a compiere e subire atti sessuali sia in classe che virtualmente” con un’intensa attività online che si perpetrava in tutte le ore del giorno con particolare intensità negli orari notturni.
L’insegnante gli chiedeva immagini dall’esplicito contenuto intimo ed a sua volte le inoltrava foto e video di analogo contenuto. In seguito alla denuncia dei genitori era stato disposto il sequestro del cellulare della notte che era stata sospesa del dirigente del plesso scolastico dove insegnava.
L’intensa attività telematica via WhatsApp e le richieste al 12enne a qualsiasi ora della giornata
“L’indagata è apparsa non in grado di autoregolare i propri impulsi sessuali e la sola sospensione del rapporto lavorativo, cautelativamente applicata nella sede disciplinare, non è apparsa sufficiente a prevenire il rischio di contatti personali e telematici con minori” – viene evidenziato nell’ordinanza del Gip che ha disposto la misura cautelare nel confronti della 38enne di Benevento. L’inchiesta, coordinata dalla Procura, è stata seguita dai carabinieri della Stazione di Arpaia.
