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Attentato Mozambico, morta Suor Maria de Coppi: la missionaria era sfuggita ad un precedente agguato

Una suora italiana è morta in un attentato terroristico in Mozambico. Nel raid a Chipenenel nord del paese africano, ha perso la vita suor Maria de Coppi, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso. La ferale notizia è stata comunicata dal Centro Missionario Concordia-Pordenone su Facebook in cui sono stati riferiti altri particolari dell’agguato mortale.  

Raid a Chipene, il Centro Missionario Concordia-Pordenone: ‘Don Lorenzo e don Loris sono vivi’

Don Lorenzo Barro e don Loris Vignandel sono vivi. Ringraziamo Dio. I ribelli hanno attaccato la missione, dando fuoco a tutte le opere parrocchiali. Nell’agguato è rimasta uccisa suor Maria, missionaria comboniana originaria di Vittorio Veneto. Tutti i sopravvissuti stanno ora fuggendo a Nacala” – si legge sul social. I due sacerdoti sono stati tratti in salvo dal vescovo di Nakala. La parrocchia di Chipene accoglie centinaia di persone che scappano dalla guerriglia tra mercenari rwandesi e i gruppi terroristici islamici.

Suor Maria de Coppi era nata a San Lucia di Piave nel 1939 ed aveva preso i voti nel 1960. Due anni dopo la prima missione in Portogallo prima di trasferirsi, in Africa. La prima missione in Mozambico nel 1963, dove era successivamente tornata nel 1997 e nel 2005.

L’amore di Suor Maria de Coppi per il Mozambico

Un legame speciale che l’aveva portata ad acquisire la cittadinanza del paese africano. La religiosa era sfuggita ad un precedente attentato come da lei raccontato in una recente intervista. “Fui salvata da un militare, non so se dell’esercito regolare. Eravamo su un convoglio quando fummo assaliti. Sono uscita dall’auto, mi sono gettata a terra ed ho pregato. Il soldato mi ha portato dietro ad una pianta e mi ha rassicurato”. Nell’agguato morirono 17 persone.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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