Edoardo Tavassi, addio a L’Isola dei Famosi tra polemiche e veleni: le reazioni della madre e di Guendalina
21 Giugno 2022 - 13:27Dramma Tom Mann, la fidanzata della star di X Factor muore il giorno delle nozze
21 Giugno 2022 - 18:01La variante Covid Omicron 5 divide i virologi con Fabrizio Pregliasco, dell’Università Statale di Milano, e Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova, che la pensano in modo diametralmente opposto su alcuni aspetti.
Pregliasco: ‘Omicron è quattro volte un’influenza forte, non bastano tre dosi di vaccino’
Per Pregliasco non bisogno abbassare la guardia rispetto a chi sostiene che il Covid è assimilabile ad un’influenza. “Omicron 5 è quattro volte un’influenza forte” – ha spiegato intervenendo su Rai Radio 1 a Un Giorno da Pecora sottolineando che per fine luglio potrebbe esserci il picco. Una variante che potrebbe creare problemi anche chi si è immunizzato nei mesi scorsi. “Con Omicron 5 non basta aver fatto tre dosi di vaccino o aver avuto il Covid“.
Per il virologo la mascherina va indossata anche a mare in determinate circostanze. “Vanno indossate nei momenti di affollamento prima di andare sulla battigia, ad esempio all’ingresso degli stabilimenti”. Un virus che non va sottovalutato per il professionista. “Non si è ancora completamente raffreddorizzato”.
Bassetti: ‘Picco a fine luglio? Non so da dove arrivano certi dati, evitiamo di parlare di ondata’
Di diverso avviso Matteo Bassetti che sostiene che al momento non si può prevedere quando ci sarà il picco e, pur sottolineando che la variante Omicron 5 non è una malattia banale, non ritiene si possa parlare di ondata e paragonare la situazione attuale agli scenari passati. “Evitiamo di chiamarla ondata.
Non so sinceramente da dove arrivano i dati del collega in riferimento alla variante Covid quattro volte più forte dell’influenza” – ha spiegato l’infettivologo precisando che la nuova variante è più contagiosa ma che non sta provocando criticità in termini di ospedalizzazione.
“Le persone stanno a casa, abbiamo farmaci che si possono usare come i monoclonali e gli antivirali. chi si contagia ha 3 o 4 giorni di febbre elevata, doloretti diffusi, ci può esser mal di gola o diarrea, ma in 3 o 4 giorni si risolve nel 99%” – ha spiegato il direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova che se il virus entra in una comunità (famiglia, posto di lavoro) si contagiano tutti.
“Il virus ora si è adatto all’ambiente ed anche alle temperature diventando contagioso anche nel periodo estivo” – ha spiegato Bassetti ad Agorà, su Rai 3, e sul profilo Instagram.