Parma, 22enne si schianta contro un muretto e muore: la sorella scende dall’auto bloccata nel traffico e lo scopre
18 Marzo 2022 - 13:40
13enne si mette al volante del camion del padre e provoca una strage in Texas: 9 morti
18 Marzo 2022 - 15:02
Parma, 22enne si schianta contro un muretto e muore: la sorella scende dall’auto bloccata nel traffico e lo scopre
18 Marzo 2022 - 13:40
13enne si mette al volante del camion del padre e provoca una strage in Texas: 9 morti
18 Marzo 2022 - 15:02

Morto Artyom Datsishin: la star del balletto ucraino era rimasto ferito nei bombardamenti a Kiev

La star del balletto ucraino è morta dopo aver lottato tra la vita e la morte per giorni dopo essere rimasto ferito nei bombardamenti a Kiev. Artyom Datsishin, 43 anni, era uno degli artisti più conosciuti ed apprezzati dell’Ucraina. “Il 26 febbraio è stato colpito dall’esercito russo. Era gravemente ferito ed è morto in ospedale” – ha detto l’amica Tatyana Borovik.

Il 43enne aveva vinto prestigiosi riconoscimenti ed aveva recitato in tutto il mondo

Datsishin aveva interpretato i ruoli principali ne Il lago dei cigni, La bella addormentata nel bosco, Giselle e Romeo e Giulietta ed ha fatto tournée in Europa e negli Stati Uniti. Il 43enne ha vinto i prestigiosi premi Serge Lifar nel 1996 e Rudolf Nureyev nel 1998. Non aveva lasciato la scena del teatro dell’opera di Kiev come il collega Oleksii Potiomkin che ha smesso gli abiti di scena per indossare la mimetica e combattere per il suo popolo.

La rabbia dell’ex direttore artistico del teatro Bolshoi di Mosca

Datsishin non ha neanche avuto il tempo per pensarci. É rimasto gravemente ferito nei primi bombardamenti a Kiev. Più volte aveva avuto l’opportunità di lasciare l’Ucraina per lavorare all’estero. Era Nato a Kherson, l’altra città sotto assedio sulle rive del Mar Nero.

La morte di Datsishin ha provocato la rabbia di uno dei più grandi nomi del balletto di Mosca, il coreografo Alexei Ratmansky, ex direttore artistico del teatro Bolshoi. “Sono furioso, era un bellissimo ballerino amato dai suoi colleghi. É un dolore insopportabile”.

Redazione
Redazione
Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *