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Morta la donna incinta fotografata a Mariupol dopo i bombardamenti, il disperato tentativo di salvare il bimbo

Aveva chiesto disperata di salvare il suo bambino mentre veniva portata via d’urgenza dall’ospedale pediatrico bombardato dai russi a Mariupol. I soccorritori erano riuscita ad allontanarla dal disastro trasportandola a mano su una barella di fortuna. Quella donna che sognava di diventare mamma non ce l’ha fatta.

I medici hanno provato a salvare il bimbo intervenendo con un parto cesareo: ‘Purtroppo non ce l’ha fatta’

La notizia è stata riferita dall’Associated Press che aveva diffuso le foto della donna incinta trasportata d’urgenza su un’ambulanza dal centro medico distrutto di Mariupol. La fotografie, scattate mercoledì 9 marzo, mostrano la donna che si accarezza il basso addome sanguinante tra le macerie nella città assediata. È stato uno dei momenti più brutali finora della sanguinosa guerra della Russia contro l’Ucraina che dura ormai da 19 giorni. La donna è stata portata d’urgenza in un altro ospedale dove i medici hanno fatto il possibile per tenerla in vita.

La donna è deceduta dopo 30 minuti di manovre di rianimazione

Il chirurgo Timur Marin ha riferito di aver trovato il bacino della donna schiacciato e l’anca staccata. I medici hanno partorito il bambino tramite taglio cesareo, ma il neonato non ha mostrato “nessun segno di vita”. Poi si sono concentrati sulla madre.” Più di 30 minuti di rianimazione della madre non hanno prodotto risultati” – ha detto Marin sabato 12 marzo. “Purtroppo sono morti entrambi”.

Redazione
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Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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