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13 Marzo 2022 - 17:22Sognavano la libertà e sabato 12 marzo erano riusciti a partire dal dramma dei bombardamenti in Ucraina da Khmelnytskyi. Una trentaduenne è morta in un terribile incidente stradale sull’A14 Bologna-Taranto. La donna con altre 21 persone, per lo più giovanissime, era diretta verso Pescara con il bus che aveva fatto due brevi fermate a Mestre e Bologna.
Ventidue ucraini erano partiti da Khmelnytskyi per fuggire dalla guerra: il terribile incidente sull’A14
Era in programma un’altra sosta a Rimini ma intorno alle 6:45 il mezzo è uscito di strada, ribaltandosi, al chilometro 101 della corsia, all’altezza di Forlì nel tratto compreso tra Cesena e Valle del Rubicone in direzione Ancona. Quando il pullman ha iniziato a sbandare i passeggeri hanno iniziato ad urlare, come ha raccontato un testimone, ma purtroppo non il conducente non è riuscito a rimetterlo in careggiata. Nel sinistro è deceduta una 32enne che viaggiava con i figli, un maschio e una femmina, di 10 e 5 anni. La donna è rimasta incastrata tra le lamiere.
I due ragazzini sono stati trasportati all’ospedale Bufalini di Cesena per piccole escoriazioni e dove hanno ricevuto un primo supporto psicologico. Nessuna grave conseguenza per gli altri passeggeri che alle 13 circa sono stati raggiunti da parenti ed amici per raggiungere luoghi dove poter metabolizzare questi ultimi giorni drammatici e riacquistare la serenità perduta.
La vittima è rimasta incastrata tra le lamiere, i figli, 5 e e 10 anni, hanno ricevuto supporto psicologico al Bufalini
Il conducente è indagato per omicidio stradale ma, come precisato dalla polizia stradale, si tratta di “atto dovuto” in quanto si sta lavorando per accertare se la causa dell’incidente sia stato un colpo di sonno o un’improvvisa problematica all’autobus. Gli autisti erano due e si davano il cambio per affrontare il lungo viaggio in tranquillità.
Ma così non è andata ed ora ci sono due giovanissimi che piangono la scomparsa della madre. Le prime immagini del tragico incidente sono stati riprese dal giornalista Fralof che ha incrociato il bus subito dopo il sinistro. “Ho ancora i brividi. Una cosa tremenda, stavano scappando dalla guerra”.