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La perdita di un figlio è un dolore straziante. Ti lacera dentro, ti rende vulnerabile e segna nel profondo anche chi, all’apparenza, ha carattere forte e tempra come Maurizio Zamparini. Pochi mesi dopo la scomparsa del figlio Armando, 22 anni, l’ex patron di Venezia e Palermo si è spento all’ospedale di Cotignola in provincia di Ravenna a 80 anni.
L’improvvisa morte del figlio a Londra ad ottobre, l’operazione a dicembre
Nel mese di dicembre aveva subito un’operazione per peritonite ma era già stato ricoverato in precedenza all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine dopo la morte del figlio a Londra (ad ottobre) in seguito ad un malore. Vulcanico, esuberante, sempre pronto a sfidare il sistema. Gli allenatori non hanno mai avuto vita facile con lui ma durante la sua esperienza calcistica ha dimostrato di aver fiuto e lungimiranza.
Ha portato alla ribalta campioni come Cavani, Amauri, Pastore, Barzagli e Dybala ed ha portato il Palermo a livelli altissimi. Con lui al timone i rosanero hanno conquistato la qualificazione alla Coppa Uefa nel 2005/06 per poi partecipare anche ai gironi dell’Europa League nel 2010/11. Indimenticabili anche gli anni a Venezia con due promozioni in massima serie con Novellino e Prandelli in panchina.
Zamparini, dalle imprese a Venezia all’Europa col Palermo: lanciati Cavani, Dybala, Pastore e Barzagli
“É morto un fratello. Per me lui era questo. Zamparini mi ha insegnato tanto, noi due eravamo una cosa sola. Dopo la morte del figlio lui si è lasciato andare, piano piano. È stata una perdita troppo dolorosa, lui non ha retto. Ci siamo sentiti di recente, ma solo via messaggi, ci eravamo ripromessi di vederci presto” – ha riferito Rino Foschi a La Presse dopo la breve nota della moglie Laura che ha annunciato la ferale notizia.
“Il presidente più vincente della storia” – si legge sul sito del Palermo. “Una grave perdita che chi ama i nostri colori potrà solo lenire con il ricordo imperituro di momenti indelebili e degli anni meravigliosi che ha fatto vivere a ogni tifoso” – ha dichiarato il presidente rosanero Mirri.
