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28 Gennaio 2022 - 11:58La variante Omicron del coronavirus avendo raggiunto l’81,1% dei casi mondiali, ormai può considerarsi prevalente in quasi tutto il mondo. Stando a quanto messo in evidenza da recenti studi, se maggiore è la contagiosità la letalità di Omicron sarebbe inferiore rispetto a Delta. E’ su questa nuova mutazione del virus che stanno quindi concentrandosi le ricerche degli scienziati per la messa a punto di un vaccino efficace.
In particolare sono state dapprima la Pfizer poi Moderna a rendere noto l’avvio di una nuova sperimentazione di un vaccino anti-Omicron. Come si può leggere sull’Ansa è stata la Pfizer ad annunciare di aver avviato: “il reclutamento per un trial clinico che ha l’obiettivo di testare su adulti fino a 55 anni la sicurezza e la risposta immunitaria del loro vaccino specificamente contro la variante Omicron”. Non si è fatta attendere Moderna. Il colosso farmaceutico americano in una nota ha spiegato che i test per la sperimentazione clinica contro questa variante specifica del coronavirus riguarderanno 600 soggetti adulti che in precedenza hanno ricevuto 2 o 3 dosi di vaccino sempre da parte di Moderna.
Se la sperimentazione dovesse ottenere risultati convincenti e quindi ottenere il via libera da parte dell’Ema e dell’Aifa, questi vaccini potrebbero essere disponibili già dal prossimo autunno nella campagna vaccinale per la terza o quarta dose. Se quindi le cose dovessero volgere per il meglio, questi nuovi vaccini studiati per la variante specifica Omicron potrebbero utilizzarsi come booster, ovvero come dose di richiamo per le terze e quarte dosi.
Quarta dose necessaria?
Riguardo alla necessità di una quarta dose di vaccino il dibattito scientifico è aperto: ad esempio in Israele dove è già in atto la somministrazione della quarta dose con i vaccini attualmente a disposizione, il vaccino non sembra dimostrarsi protettivo come ci si aspettava. Questo perché la variante Omicron sembra “bucare” i vaccini pensati per le varianti precedenti.
Marco Troisi