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21 Novembre 2021 - 17:42“Ci vuole un atto di coraggio”. L’oncologo e ricercatore Paolo Ascierto ha partecipato sabato 20 novembre alla cerimonia della consegna dei premi internazionali Scuola Medica Salernitana a Palazzo di città del comune di Salerno. Come riportato da Le Cronache on line il Direttore dell’Unità Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative del Pascale si è soffermato sui numeri della pandemia da Covid 19 e sull’andamento della campagna vaccinale in Italia. In particolare Ascierto ha evidenziato che i dati sono decisamente diversi rispetto a quelli registrati nell’autunno scorso grazie all’elevata immunizzazione nel Bel Paese.
Il ricercatore ha partecipato alla consegna dei premi internazionali della Scuola Medica Salernitana
Per il ricercatore è fondamentale osservare il comportamento dei Paesi che hanno già affrontato quest’esperienza e sono avanti sulla questione della terza dose. “Ricorderete come Israele è stato il primo paese che ha iniziato la campagna di vaccinazione insieme al Regno Unito e dopo questa campagna si è avuta una fortissima riduzione di casi Covid, ma dopo sei mesi c’è stata una recrudescenza. Ma con la terza dose i numeri sono andati giù di nuovo” – ha evidenziato sottolineando che sarà necessario fare altri richiami in futuro in quanto il siero non dà un’immunità perenne. “Bisogna convivere con il virus e per arginare l’infezione e la diffusione in questo periodo bisogna utilizzare mascherine, distanziamento e lavarsi le mani” – ha aggiunto precisando che grazie a questi comportamenti si sono riaperte le attività e si è tornati gradualmente alla socialità.
‘In Israele con la terza dose i numeri sono andati giù di nuovo, il vaccino Rna è sicuro: bisogna tranquillizzare la gente’
Paolo Ascierto si è espresso anche sul vaccino ai bambini tra i 5 agli 11 anni. “In questo momento sono un veicolo importante del virus ed anche se sono pochi ci sono casi gravi di Covid tra i bambini. Dobbiamo aspettare l’Ema e comprendere se i dati incoraggeranno la vaccinazione anche per questa fascia d’età”. Più che al lockdown per i non vaccinati l’oncologo pensa ad un’altra soluzione. “Ci sono stati errori di comunicazione sulla sicurezza dei vaccini. Il vaccino del Rna messaggero è un vaccino sicuro e al di là dei no vax, credo che molto sia dovuto alla paura degli effetti collaterali. Bisogna tranquillizzare la popolazione e far comprendere che il siero è sicuro. Ci vuole un atto di coraggio e rendere il vaccino anti Covid obbligatorio“.