Salerno in strada al secondo gol di Casasola, fuochi d’artificio e delirio in Piazza Casalbore
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11 Maggio 2021 - 4:51Salernitana, il sogno si trasforma in realtà. La Salernitana in serie A dopo 22 anni. È tutto vero. I granata hanno scritto la storia a Pescara dopo una vigilia ad alta tensione ed un primo tempo da incubo. Castori torna in panchina dopo lo stop forzato per il Covid 19 e propone Mantovani in luogo di Veseli, ancora frastornato dalla botta incassata con l’Empoli ma, comunque, in panchina. Assente per squalifica Coulibaly. Prima del match tutti i componenti della panchina granata hano manifestato la loro solidarietà nei confronti di Grassadonia per l’aggressione alla figlia.
Il bel gesto dei granata per Grassadonia
I granata provano a fare la partita ed in avvio di partita si rendono pericolosi con una punizione di Kiyine. Fuoco di paglia perché la tensione annebbia le idee dei granata che faticano ad imbastire una manovra lineare e rischiano di andare sotto con Odgaard che penetra in area ma conclude sull’esterno della rete. Al 34′ grande chance per Ceter che da posizione favorevole centra il palo. Il primo tempo si chiude senza ulteriori emozioni.
Salernitana frenata dalla tensione nel primo tempo
Nella rirpesa Castori cambia subito Gondo e Kiyine per Djuric e Anderson e la Salernitana cambia marcia. Tutino spreca una grandissima chance su assist di Djuric al 10′. I granata premono sull’acceleratore ed al 20′ trovano il rigore con una combinazione Djuric – Anderson con la conclusione che viene deviata con un braccio da Guth. Sul dischetto va il brasiliano che spiazza Fiorillo. Da Monza arriva la notizia del gol del Brescia e l’entusiasmo sale mentre a Salerno iniziano i fuochi d’artificio.
Castori indovina i cambi e i granata volano in serie A
Dopo cinque minuti i granata raddoppiano con una sgroppata in area di rigore di Casasola che sorprendere il portiere del Pescara sul primo palo. La Salernitana gioca in scioltezza e non rischia più nulla mentre dal Brianteo arriva la notizia del secondo del Brescia. Al 35′ Tutino firma il tris con un conclusione da dentro area dopo una sgroppata di Kupisz. Alla fine è festa granata per i granata che tornano in serie A dopo 22 anni. Un trionfo dedicato a Fulvio De Maio ed ai tanti sostenitori scomparsi in quest’ultimo drammatico anno.
Pescara-Salernitana 0-3, gli highlights
Gli highlights completi di Pescara-Salernitana delle altre partite della serie B saranno pubblicati sul sito https://www.raisport.rai.it alla sezione 90 Minuto serie B e sono on line sul sito della Lega di serie B al link https://www.legab.it. e sul sito della Salernitana all’indirizzo https://www.ussalernitana1919.it/media/.
Le pagelle: Casasola devastante nella ripresa, Kiyine sbaglia tutto
Belec 6,5: non viene mai chiamato in causa, ma è sempre attento e dà l’impressione di arrivarci anche sulla conclusione di Ceter. Sbraita e sprona il gruppo quando il gruppo fatica a sbloccarsi.
Bogdan 7,5: fa un coraggioso intervento in scivolata che vale un gol. Ha chiuso in crescendo una stagione super. (28’ st Aya 6,5: entra quando la partita è ormai in discesa e partecipa alla grande festa per la serie A)
Gyomber 8: dalle sue parti non passa nessuno, implacabile in marcatura e sugli anticipi. Il miglior difensore del torneo, sarà uomo mercato.
Mantovani 7: chiamata a sostituire Veseli, non sbaglia un colpo.
Casasola 7,5: una disattenzione che poteva costare caro alla Salernitana nel primo tempo, poi libera lacci e lacciuoli e nel secondo tempo è indomabile sulla fascia. Segna il gol che fa iniziare la festa…. (34′ st Kupisz 7: fa le veci dell’italo argentino in tutti i sensi nei pochi minuti che resta in gara. Suo l’assist per il terzo gol di Tutino).
Capezzi 7: motorino perpetuo ma non sempre lucidissimo. Getta il cuore oltre l’ostacolo ed esce stremato dal campo. (18’ st Schiavone 7: buon impatto sulla partita. Un portafortuna… entra e la Salernitana va avanti).
Di Tacchio 7,5: una diga in mezza al campo. Esteticamente non sarebbe bello a vedere, però recupera palloni su palloni e scuote la squadra nei momenti di difficoltà.
Kiyine 4,5: impalpabile, calcia male una punizione e fa infuriare Di Tacchio. Regala un paio di palloni a Fiorillo. (1′ st Anderson 8: il suo ingresso trasforma la squadra. Si procura il rigore e lo trasforma con freddezza).
Jaroszynski 7: solido in fase difensiva, non sempre preciso quando prova a dare manforte alla fase offensiva.
Gondo 5: nervoso e meno brillante del solito. Perde tutti i contrasti, cambio inevitabile. (1′ st Djuric 7,5: entra acceso e le sue sponde si rivelano fondamentali per sbloccare il risultato).
Tutino 7,5: nel primo tempo gira a vuoto con i compagni che lo costringono a fare giocate complicate. Nella ripresa si sblocca con l’ingresso di Anderson e Djuric e trova anche il tredicesimo gol stagionale che suggella la promozione in serie A.