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6 Ottobre 2020 - 10:34“Se non avessimo fatto questo, saremmo incorsi in una mancanza di sorveglianza sanitaria”. Così il Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, Antonio d’Amore, a Effetto Giorno di Alessio Maurizi, su Radio 24. Il direttore dell’Azienda sanitaria partenopea difende l’operato del suo Dipartimento di Prevenzione e prosegue a Radio 24:
Il direttore dell’Asl Napoli 2 Nord Antonio d’Amore ha fatto chiarezza a Effetto Giorno
“L’indagine viene effettuata sulla persona risalendo ai tre giorni precedenti, sia per i familiari sia per il gruppo lavoro. L’epidemiologia se non avesse fatto questo sarebbe incorsa in una mancanza di sorveglianza sanitaria, oltre che in grave carenza amministrativa” – ha concluso D’Amore a Radio 24.
‘Se a Genova si fosse agito in maniera diversa non ci sarebbero stati i 3 positivi’
Napoli, il direttore Asl 2 D’Amore a Radio 24: “I positivi del Napoli frutto della gestione sbagliata nel caso Genoa”
“Se a Genova si fosse agito in maniera diversa forse oggi non ci sarebbero stati i tre positivi nel Napoli”. Risponde così Antonio d’Amore, Direttore Generale dell’ASL Napoli 2 Nord, a Effetto Giorno di Alessio Maurizi su Radio 24, a difesa della scelta di sospendere la trasferta del Napoli a Torino. “Non sappiamo quanti ce ne saranno ancora (positivi, ndr). Cosa sarebbe successo se il Napoli fosse andato a giocare a Torino e fossero risultati positivi altri giocatori?”.
Napoli, il direttore Asl 2 D’Amore a Radio 24: “Protocollo Lega-Cts superato dai fatti”
“Sono regole dettate in un momento completamente diverso”. E’ categorico il direttore Generale dell’ASL 2 Napoli Nord, Antonio d’Amore, intervenuto a Effetto Giorno di Alessio Maurizi, su Radio 24. Per Antonio d’Amore, occorre contestualizzare il protocollo per la ripresa del calcio giocato con l’attuale situazione sanitaria:
‘Noi abbiamo un’espansione dell’epidemia, bisogna adattare il protocollo’
“Noi abbiamo una espansione dell’epidemia con un aumento soprattutto a Napoli, siamo i primi in Italia. In base a questo l’Epidemiologia ha agito tenendo conto anche di quanto accaduta con la squadra del Genoa. – e conclude d’Amore a Radio 24 – Quando sono state scritte le regole c’era da finire un campionato a giugno, le squadre erano in isolamento perché erano in ritiro permanente, dovendo giocare 3-4 partite a settimana”.