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29 Novembre 2019 - 21:37È arrivata in anticipo rispetto a quanto avevano previsto gli esperti. L’influenza ha già colpito 642 mila italiani e, secondo quanto riferito dalla Società italiana di medicina generale e delle cure primarie (Simag), costringerà a letto almeno 7 milioni di persone tra la fine del 2019 e l’inizio del 2020. Rispetto all’anno scorso è stato registrato un incremento significativo visto che si sono ammalate 137mila italiani in più e solo nell’ultima settimana si sono registrati ben 167.000 casi. Da i primi dati emerge che la regione più colpita è la Sicilia.
L’influenza 2019 colpirà oltre 7 milioni di italiani
L’allarme. Nonostante i ripetuti appelli resta basso il numero di cittadini che ricorre alla vaccinazione ed a preoccupare il Ministero della Salute è che non si registri un incremento significativo in tal senso dai soggetti a rischio. Infatti solo il 53% degli over 65 si è vaccinato mentre il dato per quanto concerne i bambini al di sotto dei cinque anni si assesta tra l’1,7% e il 3,1%. Non diversa la situazione, al di là della fascia di età, per i soggetti con patologie pregresse che, a causa del virus influenzale, rischiano di vedere peggiorare il proprio stato di salute.
Vaccinazioni, percentuali inferiori alle attese soprattutto per i soggetti a rischio
L’anno scorso 198 persone sono decedute per l’aggravarsi delle problematiche pregresse a causa dell’influenza stagionale mentre altri 809 pazienti sono finiti in terapia intensiva. Nonostante ciò l’obiettivo prefissato dal Ministero della Salute di raggiungere una copertura del 75% con le vaccinazioni non è stato ancora centrato ed il 95%, che rappresenterebbe il livello ottimale, è ancora lontano.
Sintomi e quanto dura
I sintomi. Si va dalle febbre con temperatura sopra i 38,5° (in alcuni casi anche bassa o assente), al mal di testa, malessere generale, naso chiuso, mal di gola, mancanza di appetito, vomito, diarrea, brividi e dolori muscolari ma anche sinusiti e otiti.
Quanto dura. Secondo i primi riscontri il virus influenzale 2020 scompare nel giro di 5-6 giorni negli adulti mentre per i bambini la degenza può arrivare a 10 giorni. Un malato, invece, può essere contagioso fino a 7 giorni dopo aver contratto il virus. In ogni caso è fondamentale osservare il riposo assoluto e seguire le indicazioni del medico curante per evitare pericolose ricadute.