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Alfonso Sacchi in lacrime: ‘L’ultima volta mi ha dato un bacio e mi ha detto ti voglio bene, Anastasiya? Come una figlia’

Distrutto dal dolore, in lacrime ma spinto dalla forza di volontà di raccontare chi era suo figlio. Il papà di Luca Sacchi si è presentato in conferenza stampa accompagnato dagli avvocati di famiglia, Paolo Salice e Armida Decina . Alfonso trattiene a stento le lacrime e rivela di aver indossato gli slip del figlio. “Voglio che comprendiate la mia difficoltà a venire qui, mia moglie è devastata e non ce l’ha fatta. Forse la forza di stare qui me l’ha data lui, lui era sempre con il sorriso. Si fidava, se c’era da aiutare qualcuno lo faceva.

Gli dicevo sempre di stare attento e di dare un occhio anche al fratello “. Alfonso Sacchi è crollato quando ha ricordato l’ultima volta che ha visto il figlio. “Prima di andare a lavoro mi ha chiesto di fare una puntura per la schiena. Mi ha detto che non gli avevo fatto sentire nulla e mi ha dato un bacio e mi ha detto ti voglio bene. E’ stata l’ultima volta che ho visto il suo viso”.

I legali su Anastasiya: ‘Non colpevolizziamo nessuno’

Nel corso della conferenza stampa si è parlato molto di Anastasiya Kylemnyk , la fidanzata di Luca. “Su mio figlio posso dire quello che volte. Lei è stata accolta come una figlia, entrava ed usciva di casa senza problemi. Mio figlio le voleva bene ed anche noi le volevamo bene. So che lavorava come baby sitter e che faceva anche un altro lavoro”. Per quanto concerne la posizione della Kylemnyk, i legali della famiglia Sacchi hanno riferito che al momento non ci sono elementi certi e che ad oggi risulta parte lesa per la rapina subita. Non abbiamo elementi certi neanche sul contenuto dello zaino. Non puntiamo l’indice sulla ragazza, non colpevolizziamo nessuno. Di sicuro ci sono delle zone ombre ma anche per quanto concerne gli indagati. Ci auguriamo che lei sia estranea alla vicenda”.

‘Donati gli organi tranne il cuore, faceva 40 battiti: era quello di un atleta’

Nel corso della conferenza stampa è stato ribadito che Luca è risultato negativo all’esame tossicologico con il papà che ha sottolineato che hanno deciso di donare gli organi come ultimo atto di generosità ed altruismo del figlio. “L’unico organo che non è stato possibile donare è stato il cuore perché aveva i ventricoli troppo grossi: faceva 40 battiti al minuto, era uno sportivo e non faceva uso di alcuna sostanza”. Sui rapporti del figlio con uno dei pusher ha riferito che era una vecchia conoscenza del Liceo che aveva rivisto da poco. “Mi diceva che lo faceva ridere ma niente di più”.

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