Non farà più la maestra d’asilo Elena Maraga, non almeno nella scuola paritaria cattolica di Treviso dove insegnava e che l’ha licenziata a causa della sua presenza sulla piattaforma per adulti Onlyfans. La donna, 29 anni, ha ricevuto martedì la lettera che ha messo formalmente fine al suo rapporto di lavoro a tempo indeterminato, “per giusta causa e con effetto immediato” ha precisato la direzione dell’istituto.
I motivi del licenziamento della maestra con profilo su OnlyFans
Perché, la gestione di un profilo sulla piattaforma, dice la struttura scolastica, “contrasta con l’ispirazione cattolica che orienta l’indirizzamento educativo della scuola”. Un esito previsto, contro il quale non è detto che Maraga intenda opporsi. La maestra non ha ancora deciso se impugnerà o meno la risoluzione del contratto: “è stata commessa un’ingiustizia nei miei confronti” è stato il suo solo commento. La 29enne aveva insegnato per cinque anni nell’asilo trevigiano, rivendicando “di non aver mai fatto mai mancare nulla, come educatrice, né ai bambini né alla scuola”.
Questo fino a quando – è la ricostruzione che lei ha fatto della vicenda – le sue foto non sono state ‘scoperte’ su Onlyfans da un genitore che navigava sulla piattaforma. Inizialmente la maestra era stata sospesa dall’insegnamento. Ma la frattura con la scuola materna non si è più ricomposta.
Una storia che aveva generato polemiche contrapposte. La Fism – la federazione delle Scuole cattoliche – aveva annunciato di essere già al lavoro per produrre un codice etico per i docenti che dovrà evitare “comportamenti contrari al patto educativo’. Al di là del caso specifico della maestra di Treviso, aveva spiegato il presidente Luca Iemmi – ci sono altre problematiche che riguardano social, dichiarazioni o comportamenti che a volte possono essere in contrasto con il patto educativo che le nostre scuole hanno sottoscritto con i genitori”.
Matteo Hallisey di +Europa la difende
In difesa della maestra, è tornata ad esprimersi +Europa con il presidente Matteo Hallissey. “Il licenziamento di Elena Maraga, educatrice e modella di Onlyfans – ha commentato – è una vicenda che dovrebbe indignare chiunque abbia a cuore la libertà personale, l’autonomia femminile e il diritto di essere giudicati per come si lavora, non per come si vive.
Siamo di fronte a un caso da manuale di moralismo ipocrita: una società che tollera ogni giorno corruzione, discriminazioni, sessismo, ma si scandalizza se una donna decide, con consapevolezza e libertà, di usare il proprio corpo per guadagnare. Elena Maraga non è stata licenziata per aver fatto male il suo lavoro (su questo non c’è alcuna contestazione) ma per aver infranto un tabù sociale”.