Filippo TurettaFilippo Turetta

Gallarate, messaggi minatori e riferimenti a Filippo Turetta

 Centinaia di telefonate e di messaggi violenti, ma soprattutto una frase, con cui esprimeva “comprensione” per l’assassino di Giulia Cecchettin, hanno convinto i carabinieri di Gallarate, in provincia di Varese, ad arrestare per stalking in flagranza differita un 23enne del varesotto. “Io comprendo perché tanti ragazzi, come Filippo Turetta, arrivano a compiere certe azioni” aveva scritto alla 20enne il ragazzo aggiungendo: “non giustifico il gesto in sé ma comprendo e giustifico con tutta la mia forza il motivo”.

Una rottura trasformatasi in incubo

I due ragazzi, che come molti si erano conosciuti sui social, avevano iniziato a frequentarsi lo scorso febbraio. Agli investigatori, come ricostruisce La Prealpina, la ventenne ha raccontato che si erano lasciati il 16 aprile, lo stesso mercoledì in cui a poca distanza, a Samarate, il 57enne Vincenzo Gerardi ha messo fine alla vita della moglie Teresa Stabile, dalla quale si stava separando.

Le minacce sono iniziate subito dopo la fine del rapporto tra i due: lui ha iniziato a chiamarla in continuazione e a scriverle centinaia di messaggi minacciosi come “sia chiaro, tu muori, magari tra vent’anni ma ti ammazzo, oggi non ne esci viva”. E poi “ti credi potente da fare ciò che dici tu? Non pensare di passarla liscia, dimmi dove sei o vuoi che inizi con tuo fratello?”.

Il 23enne – che non ha né casa né lavoro – ha già precedenti per maltrattamenti verso la madre e il fratello. Rimasto senza casa e lavoro aveva trovato ospitalità attraverso una parrocchia di Busto Arsizio. Sabato ha chiamato i carabinieri chiedendo di essere arrestato, perché – ha spiegato ai militari – “in carcere ho almeno la dignità di avere vitto e alloggio, perché fuori nessuno mi aiuta”.

In escandescenza al pronto soccorso di Busto Arsizio

Lo stesso giorno il giovane ha anche dato in escandescenze al pronto soccorso di Busto Arsizio, minacciando di uccidere o violentare qualcuno, mentre nel frattempo tempestava la ex di messaggi pretendendo di incontrarla di persona: “Vengo lì e spero ci siano i tuoi, non credo che a loro farebbe piacere ciò che potrei combinare”.

Il ventitreenne – che pare abbia dei problemi psichici – ha addirittura avvertito i carabinieri della sua intenzione di andare a casa della ragazza per ucciderla. Domani, difeso dall’avvocato Samuele Genoni, comparirà davanti al gip del Tribunale di Busto Arsizio per l’interrogatorio di convalida dell’arresto.

Di Redazione

Giuseppe D’Alto: classe 1972, giornalista professionista dall’ottobre 2001. Ha iniziato, spinto dalla passione per lo sport, la gavetta con il quotidiano Cronache del Mezzogiorno dal 1995 e per oltre 20 anni è stato uno dei punti di riferimento del quotidiano salernitano che ha lasciato nel 2016.Nel mezzo tante collaborazioni con quotidiani e periodici nazionali e locali. Oltre il calcio e gli altri sport, ha seguito per diversi anni la cronaca giudiziaria e quella locale non disdegnando le vicende di spettacolo e tv.

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