Una fine serena, lontana dai clamori
Il mondo si è svegliato con la notizia della scomparsa di Papa Francesco, avvenuta in modo pacato e veloce. Le prime avvisaglie del malore sono comparse all’alba, intorno alle 5:30, ma già dopo un’ora il Pontefice entrava in coma nel suo letto, al secondo piano di Casa Santa Marta. A raccontare le sue ultime ore è Vatican News, che sottolinea la discrezione e il riserbo che hanno sempre caratterizzato la sua vita, anche nel momento della morte.
‘Grazie per avermi riportato in piazza’
Un semplice movimento della mano rivolto a Massimiliano Strappetti, il suo assistente sanitario personale, è stato uno degli ultimi gesti di Francesco. Proprio a lui, che lo aveva seguito durante ogni istante di malattia e convalescenza, il Papa ha rivolto parole di gratitudine: “Grazie per avermi riportato in piazza”.
Un addio tra la folla e un ultimo giro in papamobile
Il giorno di Pasqua, Papa Francesco ha compiuto un gesto che ha commosso il mondo: ha voluto tornare tra la gente in piazza San Pietro. Un ultimo, breve giro in papamobile, accompagnato da sorrisi e abbracci ai bambini. Un saluto al popolo che tanto amava.
Funerali e sepoltura: una scelta in linea con la sua umiltà
I funerali si svolgeranno sabato 26 aprile sul sagrato della Basilica di San Pietro, ma non sarà lì che il Papa troverà riposo. Seguendo la volontà espressa nel suo testamento, sarà sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, accanto all’icona mariana “Salus Populi Romani”.