L’ictus cerebrale del quale si parla nel certificato medico è stato l’evento scatenante che ha causato il coma e contemporaneamente ha compromesso più organi, compreso il cuore, portando all’arresto cardiocircolatorio. Papa Francesco si è è svegliato intorno alle 5:30 nella sua residenza di Santa Marta di lunedì 21 aprile come riferito da Cesara Buonamici durante l’edizione speciale del Tg5.
Dai suoi collaboratori è stato trovato in discrete condizioni ma intorno alle 7:00 la situazione è improvvisamente peggiorata con il malore che ha portato al decesso. É questa la ricostruzione della sequenza di eventi che hanno portato alla morte di Papa Bergoglio, secondo il presidente della Società italiana di cardiologia Pasquale Perrone Filardi.
L’ictus cerebrale causa scatenante del decesso
L’ictus può essere di due tipi: ischemico o emorragico, vale a dire che può causare o un’ostruzione dei vasi sanguigni oppure la loro rottura, con la conseguente perdita di sangue all’interno del cervello. Secondo Pirrone Filardi “l’ipotesi più probabile è che si sia trattato di un ictus cerebrale emorragico, dall’esordio più complesso e tale da portare al coma, causando una cascata di eventi su altri organi incluso il cuore e il sistema cardiovascolare, fino a provocare il collasso e a determinare la morte”.
Ritiene più probabile l’ipotesi dell’ictus emorragico anche Roberto Tarquini, primario di Medicina interna all’ospedale di Empoli: “difficilmente – osserva – l’ischemia può portare alla morte”. Tuttavia, aggiunge, la conferma potrebbe arrivare solo da una Tac.