Federica Angeli, giornalista di inchiesta da anni sotto scorta per le sue denunce sulle infiltrazioni mafiose del clan Spada a Ostia, ha raccontato su Facebook un episodio che l’ha vista protagonista di un’aggressione in un supermercato di Roma, precisamente al Todis di viale di Castel Porziano, nella zona Infernetto, lo scorso venerdì mattina, poco prima della Pasqua. Un fatto che ha suscitato indignazione e sollevato interrogativi sul comportamento del personale e sulla gestione del conflitto.
Fila e tensione al supermercato a Roma
L’aggressione al supermercato: La cronista, in un lungo post sui social, ha raccontato nei dettagli come la sua esperienza di spesa si sia trasformata in un episodio di violenza. “Fila chilometrica al banco del pane”, scrive Angeli, descrivendo l’attesa che ha preceduto l’aggressione. La situazione si è aggravata quando, dopo aver preso il numero 81, la giornalista ha chiesto alla seconda commessa di aiutare la collega, la quale si limitava a sistemare il pane nei cesti ignorando i clienti in attesa. La reazione della commessa è stata tutt’altro che cortese: “Controvoglia e guardandomi in cagnesco, ha iniziato a servire, ma con tale nervosismo che ha mandato in tilt il banco” – ha spiegato Federica Angeli.
Il malumore tra i clienti cresceva, ma la tensione ha preso una piega più seria quando la commessa ha sfogato la sua rabbia proprio su di lei. Dopo uno scambio di parole, la dipendente ha aggredito fisicamente la giornalista, dandole un pugno sulla spalla. L’intervento del maresciallo della scorta di Angeli ha evitato che la situazione peggiorasse ulteriormente, ma la commessa non si è fermata, continuando a manifestare la sua aggressività.
La reazione del direttore e la denuncia
La reazione del direttore del supermercato è stata altrettanto sorprendente per la giornalista. Quando Angeli ha spiegato l’accaduto, il direttore ha giustificato l’aggressione, affermando che la commessa “era andata a lavorare con la febbre” e che, pertanto, sarebbe comprensibile la sua reazione. “Bisogna avere pazienza”, avrebbe detto il responsabile. Una giustificazione che non ha convinto la giornalista, la quale ha deciso di denunciare l’aggressione.
Nel suo post, Angeli ha evidenziato l’inadeguatezza della reazione del direttore, che non ha preso le giuste misure nei confronti della dipendente violenta. “Io, di fronte a una mia dipendente che picchia una cliente, sarei stata implacabile. Lui no”, ha commentato, con un tono di ironia amara. “A chi abita in zona dico: fate attenzione a frequentare quel supermercato, perché se la commessa picchia, il direttore vi dà il resto.”
Le riflessioni sulla libertà di denunciare:
L’episodio ha suscitato una vasta reazione, non solo tra i giornalisti, ma anche tra i cittadini e i frequentatori del supermercato. Angeli ha ribadito, nel suo post, l’importanza di responsabilizzare chi commette azioni violente, soprattutto quando la vittima è una persona che ha sempre lavorato per denunciare le ingiustizie e le mafie. L’aggressione fisica, a quanto pare, non ha minato il suo spirito, ma ha messo in luce come le piccole frustrazioni quotidiane possano trasformarsi in gesti violenti.