Le scritte sono apparse nei bagni del Liceo Classico Casardi
“A chi ha compiuto questo gesto, dico: abbi il coraggio di farti avanti, chiedi perdono, scusati davanti a tutta la nostra comunità'”. É l’invito che il sindaco di Barletta, Cosimo Cannito, rivolge a chi ha imbrattato i bagni del Liceo Classico “Casardi“, dove lunedì 8 aprile sono apparse delle scritte inneggianti a Filippo
Turetta , l’assassino di Giulia Cecchettin.
A distanza di 24 ore gli studenti hanno protestato con un sit-in all’esterno della scuola con striscioni tra le mani e una striscia rossa sulla guancia, simbolo contro la violenza sulle donne. “Sono andato a portare la solidarietà dell’intera città. Un episodio così grave lascia senza parole: sono profondamente dispiaciuto e arrabbiato”, ha dichiarato il primo cittadino.
La protesta degli studenti con un sit-in
“Come rappresentante d’istituto – spiega Valeria Cilli – mi dissocio completamente, a nome della scuola, delle ragazze e dei ragazzi dell’intera comunità, da quanto accaduto. Ricordo che quei bagni sono stati trasformati in bagni maschili a causa di infiltrazioni che impediscono il normale utilizzo dei servizi igienici destinati ai ragazzi, resi inagibili. É stato dunque concesso ai ragazzi l’uso di uno dei due bagni femminili. Dopo poche ore si sono verificati atti vandalici gravissimi”.
Un’altra studentessa aggiunge: “A tutti i ragazzi che ancora oggi sostengono Turetta , voglio dire che sono davvero deplorevoli e vergognosi. Dimostra solo la mancanza di educazione che abbiamo come società. Una mancanza che parte dalle case, dalle scuole, e dal rispetto che viene tolto a noi ragazze, a noi donne, a Giulia Cecchettin ea tutte le vittime di violenza”. “Ci aspettavamo una presa di posizione piu’ chiara, soprattutto dalla nostra presidenza. Speravamo in un minimo sostegno in più: è stato il sindaco, un uomo, a arrivare dalla nostra parte, chiedendo scusa a nome della città per questi atti gravi” – ha fatto eco un’altra liceale.
Formalizzata denuncia: ‘Potrebbe essere anche una persona esterna alla scuola’
La dirigente, Serafina Ardito, che ha formalizzato una denuncia ai carabinieri e ha diffuso una nota in cui ha condannato “fermamente le espressioni sessiste, misogine e inneggianti alla violenza e al femminicidio emerse all’interno della nostra comunità scolastica. Tali manifestazioni sono inaccettabili e in contrasto con i valori fondamentali che promuoviamo: rispetto, inclusione e parita’ di genere”.
La dirigente ha inoltre precisato che “l’autore di questo gesto potrebbe essere anche una persona esterna alla scuola, poiché venerdì 4 aprile scorso il liceo ‘Casardi’ ha partecipato alla Notte Nazionale del Liceo Classico e l’istituto è stato aperto alla cittadinanza dalle ore 18.00 alle ore 23.00” – ma ha assicurato che “verrà avviata un’indagine approfondita per accertare i fatti e individuare eventuali responsabilità e saranno adottare misure disciplinari adeguate”. A manifestare con i ragazzi anche l’Osservatorio “Giulia e Rossella”: